martedì 27 giugno 2017

PISTOLETTO A POMPEI

Se c’è un paesaggio antico di duemila anni che ancora ci avvolge pienamente e nel quale è possibile entrare, lasciando fuori i segni sovrabbondanti della “modernità”, questo è Pompei. Ed è per questo che un grande maestro dell’arte contemporanea come Michelangelo Pistoletto questa mattina è nella Palestra Grande degli scavi per un’istallazione della sua opera-guida, il “Terzo Paradiso”.

Giornata nazionale del paesaggio dedicata alla rinascita del sito, scommettendo ancora una volta, dopo la mostra di Igor Mitoraj (chiude a maggio) sul dialogo tra antico e moderno, tra archeologia e arte contemporanea.
Lapilli, pomici, blocchi di tufo, scarti ceramici, residui di gesso dei calchi come fossili della civiltà perduta ma anche materiali di cantiere, attrezzi degli archeologi usati per salvaguardare la storia del sito e dell’umanità, la ruota di un mulino ad acqua, nel cerchio del passato. E ancora: antenne wi-fi, braccialetti elettronici per entrare e uscire dagli scavi, un computer.
Ecco l’installazione di Pistoletto tra le colonne della Palestra Grande. Il cerchio centrale è la nuova vita del sito che si rigenera continuamente tra il passato e il futuro – spiega l’artista - e dove la natura riprende il suo ruolo, con le piante, le erbe e i fiori un tempo coltivati a Pompei e di cui gli studiosi hanno ritrovato i semi tra le ceneri. Si genera un’armonia che l’uomo ritrova solo attraverso la ricerca di un rapporto equilibrato con l’ambiente.
Su una grande superficie specchiante studenti e visitatori del sito, in un grande flash-mob, depositeranno i materiali dell’installazione che man mano prederà forma. Alle 12,30 Pistoletto ha spiegato ai presenti il senso del suo “Terzo Paradiso”: il segno matematico dell'infinito che si incrocia con tre cerchi consecutivi. I due cerchi opposti significano natura e artificio, quello centrale la rinascita.


Con Michelangelo Pistoletto ci sono il direttore generale della Soprintendenza Pompei Massimo Osanna, Fortunato D’amico di “CittàdellArte-Fondazione Pistoletto”, l’architetto Paolo Mighetto, curatore per la Soprintendenza Pompei della performance, e Gianluca De Marchi di Urban Vision, main sponsor dell'evento.

Post realizzato dall'alunna Maria Teresa Mollo della classe IV E

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