Se c’è un paesaggio antico di duemila anni che ancora ci
avvolge pienamente e nel quale è possibile entrare, lasciando fuori i segni
sovrabbondanti della “modernità”, questo è Pompei. Ed è per questo che un
grande maestro dell’arte contemporanea come Michelangelo Pistoletto questa
mattina è nella Palestra Grande degli scavi per un’istallazione della sua
opera-guida, il “Terzo Paradiso”.
Giornata nazionale del paesaggio dedicata alla rinascita
del sito, scommettendo ancora una volta, dopo la mostra di Igor Mitoraj (chiude
a maggio) sul dialogo tra antico e moderno, tra archeologia e arte
contemporanea.
Lapilli, pomici, blocchi di tufo, scarti ceramici,
residui di gesso dei calchi come fossili della civiltà perduta ma anche
materiali di cantiere, attrezzi degli archeologi usati per salvaguardare la
storia del sito e dell’umanità, la ruota di un mulino ad acqua, nel cerchio del
passato. E ancora: antenne wi-fi, braccialetti elettronici per entrare e uscire
dagli scavi, un computer.
Ecco l’installazione di Pistoletto tra le colonne della
Palestra Grande. Il cerchio centrale è la nuova vita del sito che si rigenera
continuamente tra il passato e il futuro – spiega l’artista - e dove la natura
riprende il suo ruolo, con le piante, le erbe e i fiori un tempo coltivati a
Pompei e di cui gli studiosi hanno ritrovato i semi tra le ceneri. Si genera
un’armonia che l’uomo ritrova solo attraverso la ricerca di un rapporto
equilibrato con l’ambiente.
Su una grande
superficie specchiante studenti e visitatori del sito, in un grande flash-mob,
depositeranno i materiali dell’installazione che man mano prederà forma. Alle
12,30 Pistoletto ha spiegato ai presenti il senso del suo “Terzo Paradiso”: il
segno matematico dell'infinito che si incrocia con tre cerchi consecutivi.
I due cerchi opposti significano natura e artificio, quello centrale la
rinascita.
Con Michelangelo Pistoletto ci sono il direttore generale
della Soprintendenza Pompei Massimo Osanna, Fortunato D’amico di “CittàdellArte-Fondazione
Pistoletto”, l’architetto Paolo Mighetto, curatore per la Soprintendenza Pompei
della performance, e Gianluca De Marchi di Urban Vision, main sponsor
dell'evento.
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